LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Alberto Becca
Rischi

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

E' facile cadere nel ridicolo

gettarsi a capofitto in un cieco vicolo

perdere di vista le convenzioni

calcolare male le proprozioni

A volte si precipita nel patetico

o nel grottesco , nell' anti estetico

non ci si rende conto di cio' che si è

scavando una voragine fra gli altri e il sè

E se il discorso diventa laconico

quando parlarsi è antieconomico

grande valore hanno gli sguardi

ma per i sorrisi forse è troppo tardi

E il rischio grande, il rischio vero,

l' iperbole dell' essere troppo sincero,

è quello di tentare di farsi capire

usando stereotipi o modi di dire

 Lorenzo Mullon - 09/06/2015 08:10:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

bella
la poesia è un rischio
ma non si può fare poesia con la poesia

i poeti estetici sono morti viventi

bisogna avere un mondo conquistato dentro, un mondo proprio
e dirlo, raccontarlo, gridarlo
combattere per questo mondo
si deve sentire il clangore delle armi
altrimenti non serve a nulla, meglio morire all’istante

anzi, bisogna morire all’istante, scuotere l’impalcatura, farla crollare
oppure è meglio tacere

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.